Segni Trame Sogni - Approfondimenti





Caterina Ciuffetelli

Nata a L’Aquila, vive e lavora in Umbria.
Frequenta lo studio di Umbro Battaglini, artista esponente del concettualismo e del razionalismo architettonico che ha operato per tutta la seconda metà del novecento nell’ambito della scultura, dell’architettura e della grafica. L’incontro si rivelerà determinante nella sua formazione: l’autodisciplina, il rigore e, nello stesso tempo, la libertà assoluta rispetto all’uso dei materiali e delle tecniche le deriveranno dalla sua attenta e severa lezione.
L’attività di studio ha da sempre supportato la sua attività artistica.
L’estetica e l’etica sono presupposti inscindibili del suo agire artistico, tali premesse si articolano in una ricerca di senso attraverso innumerevoli cicli di lavori, PRIMARY COLORS, WAVE, SEQUENCE, FOULE, LANGAGE, OGGETTI ED ALTRI RACCONTI, RESIST, PRE-HISTORIC, DIAGRAM, MOSAIC, ORDINE IMPERFETTO, RITAGLIARE LUNGO LA LINEA TRATTEGGIATA.
Sostanziale nei suoi lavori il rapporto tra la materia e il segno. Bypassando la fisicità in quanto tale, il suo interesse si articola intorno al tentativo di darle voce, farla “parlare”.
È un’operazione di maieutica che prende avvio dall’inerzia del materiale fino al logos del segno.









Donatella Giagnacovo

Formatasi presso l’Accademia di Belle Arti nel corso di Decorazione e nel biennio specialistico in Decorazione- Beni Storico Artistici è attualmente Docente di Discipline Pittoriche presso il Liceo Artistico e Docente di Laboratorio di Disegno e Didattica dell’Arte e dell’Immagine presso il Dipartimento di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi dell’Aquila. Formatrice nell’ambito della didattica dell’arte, è autrice di testi e saggi. La sua attività artistica, ampia e articolata, ricerca nella dialettica tecnico-espressiva la costante tensione tra materia, forma, messaggio. Il suo pensiero espressivo è rinforzato a volte da grafemi che interagiscono o mutano la visione dei dettagli narranti materici. La restituzione essenziale, tendenzialmente monocromatica, è sintesi comunicativa che gioca sulla sembianza, la simbologia, la metafora e la percezione. Attenta da sempre alle dinamiche sociali, registra segnali emozionali di una quotidianità condivisa, ritenuti collanti comunicativi. Su questo aspetto propone installazioni – azioni partecipate come “Dolor et Spes” e “I 99”, dedicate alla sua città a seguito del sisma del 2009. Pone molta attenzione alla condizione femminile consegnando all’esperienza visiva una dialettica impattante e interlocutoria, in questa direzione si muovono alcune sue ultime testimonianze come la performance “Onora il padre” e la personale “Di Bianche Spine”.








Silvia Giani


Architetto, ha svolto per un quarantennio la libera professione dedicandosi parallelamente all'organizzazione di eventi culturali in molti ambiti.
Vive e lavora in Valnerina, dove la natura ha ancora la potente forza di rigenerare il pensiero e le emozioni. Fin dalla prima infanzia è stata accompagnata dall’insegnamento di antiche sapienze manuali e il tesoro del “saper fare” è divenuto un’eredità che le ha consentito di unire progettualità e realizzazione in un percorso di reinterpretazione della materia tessile. Si dedica alla produzione di arazzi e opere con materiale tessile di riciclo; si tratta di una prassi che comporta la riproposizione di un approccio artigianale volto alla unicità del prodotto artistico. Nel suo lavoro si inseriscono ritagli di abiti che per decenni l'hanno seguita come tasselli della storia personale e familiare. La ricerca non si limita all'utilizzo dello scarto tessile ma include ogni tipo di rifiuto generato dall'industria in particolar modo alimentare che produce imballi e contenitori adatti alla fusione con tessuti e materiali attraversabili da ago e filo. La tematica espressiva riguarda spesso il rapporto tra architettura, geometria e natura, indagate sia individualmente, sia negli effetti dovuti alla loro interazione. Questa ricerca consente anche di avvicinarsi a tematiche importanti come sacralità ed esoterismo suggerendo riflessioni formali e cromatiche. Molti stimoli vengono inoltre dal mondo femminile sempre ricco di temi e personaggi di grande rilievo.



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