DENTRO I MIEI VUOTI


 Dentro ai miei vuoti

a cura di Margaret Sgarra


Paure, insicurezze e ansie sono solo alcuni dei malesseri che possono scuotere l’essere

umano. La creazione e la successiva gestione delle relazioni interpersonali, il rapporto

individuale con il proprio aspetto estetico e la percezione di sé nell’immaginario esterno,

rappresentano aspetti significativi dell’esistenza, i quali possono portare l’individuo a provare

stati di malessere e instabilità. Rapportarsi alla sfera emotiva, affettiva e relazionale porta il

singolo a confrontarsi con se stesso e con gli altri, con i propri conflitti e le proprie difficoltà e

a scontrarsi con quelli che vengono percepiti come dei “vuoti”: mancanze interiori invisibili che

hanno radici profonde dovute a traumi, circostanze ed eventi passati. Un atteggiamento

comune messo in atto dall’individuo al fine di anestetizzare il dolore provato e sottrarsi dalla

possibilità di provarne ulteriore, è quello di proteggersi attraverso alcuni “meccanismi di

difesa”: maschere e involucri apparentemente impercettibili volti a celare le proprie fragilità e

debolezze. Il progetto espositivo Dentro i miei vuoti vuole essere un’indagine sulle modalità

consapevoli e inconsce utilizzate dall’essere umano per proteggersi emotivamente nella

contemporaneità analizzandone aspetti positivi e criticità attraverso le opere di: Alice

Padovani, La Chigi, Laura GuildA e Roberta Toscano. Il vuoto diviene così spazio di

narrazione in cui si confrontano emozioni contrastanti e molteplici possibilità di esistenze.

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